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I Magazzini in “Regola”

Oggi parliamo di materie prime, grano, vino e olio in primis, che nella Roma di età imperiale arrivavano in quantità ingenti risalendo il Fiume e trovavano sulle banchine del Porto fluviale una macchina organizzativa imponente fatta di uomini, attrezzi e bestie da soma in grado di smistare e organizzare la distribuzione e vendita. Horrea, questo il nome latino dei magazzini, edifici imponenti multipiano con celle divise e costruite sistematicamente a seconda del tipo di merce da accogliere.

Parliamo del grano e cereali in genere che come in ogni cultura di area mediterranea la fanno da padrone sulle tavole dei ricchi e dei poveri. Grano e cereali per primitive polentine (puls di farro), per focacce dalla lunghissima tradizione (libum), per pani elaborati e poi lievitati. Arrivava contenuto in anfore specifiche (i ceramologi sanno riconoscere da un piccolo

frammento di anfora a quale tipo di derrata si riferisse) e veniva scaricato negli Horrea di Roma dove si riposava in pile di anfore incastrate tra loro. Esperti e non del settore alimentare sapranno quanto può essere difficile la conservazione dei cereali e delle farine in condizioni climatiche variabili. Ci sono elementi da rispettare per mantenere in buono stato la materia: temperatura, umidità, areazione. Facile con le celle e i magazzini moderni, ma non era così nella Roma antica come fino a una cinquantina di anni fa. Sappiamo che le tecnologie moderne hanno portato rivoluzioni in brevissimo lasso di tempo ma che le tecniche di conservazione e lavorazione delle derrate era stata praticamente identica per migliaia di anni. Senza tecnologie elettroniche, senza materiali industriali idro/igni/aero-repellenti ma conoscendo (per quel che serviva) le leggi della meccanica e della fisica erano stati in grado di costruire delle vere città di stoccaggio. Pavimenti e pareti con intercapedini per far circolare l’aria e controllare la temperatura, rivestimenti parietali e pavimentali in intonaci idrorepellenti in grado di impedire la risalita dell’umidità, aperture verso l’esterno con calcolata dimensione e distribuzione per una circolazione d’aria costante e controllabile. Il tutto in edifici dall’estensione anche di 500 m per altezze ditre o più piani.

Nei nostri percorsi avremo la possibilità di visitare due siti con Horrea antichi:

Il 30 Aprile: nel Rione Regola, VII rione della Roma del ‘500, l’Insula di S.Paolo alla R egola, edificio di 4 piani con distribuzione fino a 8 m sotto il livello della strada odierna. Una casa di età medio imperiale impostatasi sulle originarie celle dei magazzini domizianei (I sec. d.C.), con pavimenti in mosaico, mura in laterizio, colonne e pilastri a sostegno dei piani superiori.

Il 18 Maggio: il Porto di Traiano a Fiumicino con i suoi imponenti caseggiati e le strutture annesse al porto di Roma.


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